La respirazione da una prospettiva yoga
Partiamo dalla cellula che é l’elemento più piccolo di cui sono costituiti tutti gli esseri viventi. Ogni cellula si compone di tre parti: la membra cellulare, il nucleo e il citoplasma. I nutrienti penetrano attraverso la membrana cellulare e, una volta all’interno, vengono metabolizzati e trasformati nell’energia necessaria alla vita della cellula. Da questo processo vengono generate delle scorie che la cellula elimina attraverso la membrana cellulare. L’impossibilità da parte della cellula di trarre nutrimento o di eliminare scorie ne determina la morte per mancanza di nutrimento nel primo caso e per tossicità nel secondo. L’assunzione di nutrienti da parte degli esseri viventi é un concetto fondamentale per comprendere il significato del termine PRANA, che indica il nutrimento di un essere vivente, é l’Energia Vitale che permea tutte le cose.
Il PRANA non é solo ciò che assumiamo come nutrimento ma é anche l’azione attraverso la quale questo nutrimento viene assunto.
Il PRANA, ha una forza complementare che si chiama APANA, che indica tutto ciò che viene eliminato da un essere vivente.
PRANA e APANA descrivono le attività essenziali della vita.
Una buona attività di queste energie essenziali alla vita avviene grazie ad alcune condizioni che permettono al nutrimento (prana) di penetrare nella cellula e alle scorie (apana) di essere eliminate. La membrana deve avere una struttura permeabile per consentire questo processo.
Nella cellula, così come in tutti gli esseri viventi, il principio complementare della stabilità é rappresentato dalla permeabilità e nel linguaggio yoga queste polarità si esprimono con i termini STHIRA(fermo, duro, solido, compatto, forte) e SUKHA(facile, piacevole, mite, gentile). Ogni essere vivente deve avere contenimento e permeabilità, rigidità e plasticità, persistenza e adattabilità, spazio e contorni.
L’osservazione della cellula ci aiuta a comprendere dei concetti essenziali dello yoga: PRANA/APANA e STHIRA/SUKHA.
Struttura e funzione del respiro utilizzando questi concetti guida
PRANA e APANA
Il prana, nutrimento, viene assunto dal corpo in forma solida o liquida attraverso l’apertura superiore, entra nel tubo digerente, attraversa le fasi della digestione e, dopo una serie di torsioni e giri, le scorie prodotte vengono spinte verso il basso ed eliminate. Perciò la forza dell’apana che agisce su scorie solide o liquide deve muoversi verso il basso per essere eliminata. Il prana può essere assunto anche in forma gassosa: il respiro, proprio come le altre forme di nutrimento, inizia nella parte superiore, ma l’aria inspirata rimane al di sopra del diaframma, nei polmoni, dove avviene lo scambio gassoso con i capillari a livello degli alveoli. I gas che devono essere eliminati dai polmoni vengono espulsi attraverso lo stesso percorso di immissione, ecco perché apana deve essere in grado di funzionare sia verso l’alto che verso il basso in base al tipo di scorie da eliminare. Questo spiega perché l’eventuale incapacità di invertire la spinta verso il basso di apana si traduce in una espirazione incompleta.
La capacità di invertire l’azione di apana verso il basso é una delle abilità essenziali che può essere acquisita tramite lo yoga.
“Spazio buono e spazio non buono”
Ci dev’essere una buona relazione tra prana e apana e le vie di immissione ed eliminazione non devono presentare ostruzioni. Nel linguaggio yoga si parla di “spazio buono” ovvero quella condizione in cui c’é benessere in tutta la regione e dove le forze prana agiscono più liberamente ripristinando la normale funzionalità. Lo “spazio non buono” é quello spazio sofferente in cui sono presenti dei blocchi. La metodologia yoga si occupa dei blocchi e delle ostruzioni presenti nel sistema per migliorarne la funzionalità. Il concetto di fondo é che aumentando lo “spazio buono” le forze prana agiscono più liberamente ripristinando la normale funzionalità. Lo yoga verte principalmente sull’eliminazione delle scorie.
Respiro e gravità
Il respiro e la gravità sono due forze che dovremo conciliare fino all’ultimo respiro. Lo yoga può essere considerato come un’esplorazione consapevole della relazione che esiste tra respiro e postura.
Praticare yoga aiuta a gestire e allenare questa importante relazione!
Il respiro é movimento, attività fondamentale degli esseri viventi
La respirazione é movimento all’interno di due cavità: toracica e addominale.
Entrambe contengono organi vitali. Nella cavità toracica troviamo cuore e polmoni, in quella addominale stomaco, fegato, cistifellea, milza, pancreas, intestino, reni, vescica e altro. Entrambe le cavità si uniscono posteriormente alla colonna vertebrale.
Hanno in comune una struttura importante come il diaframma, che rappresenta il tetto per la cavità addominale e il fondo per quella toracica.
Possiamo dire che la respirazione é importante perché é la principale via di comunicazione tra corpo e psiche. Lo yoga ci aiuta, attraverso l’arte del pranayama (esercizi di respirazione), a influenzare positivamente la salute, la vitalità, lo stato mentale ed emotivo.
Il respiro é vita, rendiamolo vitale e consapevole e iniziamo un percorso affascinante alla scoperta del nostro respiro.
Fermati un momento e collegati al tuo respiro, senza fare nulla ma semplicemente ascolta il movimento del tuo respiro.